I giovani sono bellissimi.
Digeriscono tutto, tipo le patatine fritte all’una di notte, tipo questi ideali d’altri tempi, e manifestano per le pensioni.
I giovani.
Per le pensioni.
Dovrebbero mettersi la sveglia presto, i giovani, e correre in posta a rapinare i vecchi al bancomat. Altro che manifestare. Dovrebbero chiedergli il conto di tutte queste seconde case, prima di rendersi conto che una è per loro.
I giovani sono bellissimi e dovrebbero dar fuoco alle locomotive così glielo fanno vedere com’era fare il ferroviere quando tutto bruciava carbone, cavallo vapore, e i privilegi avevano ben ragione di chiamarsi diritti.
Dovrebbero sputare sul sushi che consegnano in bicicletta a leghisti in cassa integrazione, quelli che affittano in nero a qualche cinese ma lo Stato è ladro.
Dovrebbero scappare lontano i giovani e godere del mondo, di tutta la sua precarietà, voltare le spalle a preti famiglie patrioti fidanzati e amici.
I giovani sono bellissimi, li guardo dal bar mentre vanno alle riunioni di Potere al popolo. A Parigi.
Cazzo se digeriscono tutto.