Dai che lo so che manco voi li seguite i consigli che dispensate nei vostri post motivazionali.
Insight.

Svegliarsi presto, la scrivania ordinata, il backup settimanale, la costanza – perseverare – la todo-list, la playlist, la mailing-list, scrivi quando vuoi ma pubblica il venerdlist.
Alle 13 non alle tre di notte. Tutte le settimane. Regolarità intestinale.
Metti i sottotitoli nei video.
Insight.

La strategia è produttiva. La produttività è successo. Il successo è denaro. Il denaro è denaro. Il denaro è denaro. Il denaro è fine a sé stesso ma potrebbe salvarti la pelle un giorno il denaro, fai i tuoi conti.
Denaro denaro denaro.
Insight.

Sei quasi all’altezza, sei quasi adeguato, bravo così, ma non abbastanza.
Rispondi alle email. Scrivi per gli altri le peggio banalità tradotte dai guru americani, conta i like.
Non sottovalutare il riposo, non sottovalutare la fatica fisica. Mangia sano, stay hungry.
È così che piaci a Google. Ti fa l’occhiolino.
Insight.

Ma la bellezza?
E quel giorno che l’hai ritrovata in una lamiera ammaccata, in un treno in ritardo, nei lampeggianti – saranno pompieri, poliziotti o ambulanze? – nelle mani rugose di tua madre, negli occhiali bagnati – dannazione dove ho scordato l’ombrello? – nelle lacrime di quella ragazza spaventata.
Ma non volevi ammetterlo a te stesso, quant’era bello, te lo ricordi quel giorno?

Costa caro l’angoletto di caos in cui ti rifugi quando capita, quando la moglie te lo permette. E no, non intendo il garage.
Inizi un discorso che non sai finire. Ma tanto ti accorgi di star parlando col gatto.
Dicevi scusa? Ti ho interrotto.